Insieme, vogliamo costruire una Genova per tutte e tutti, partendo da ciò che è necessario nell’immediato, ma con lo sguardo rivolto alla città che verrà.

Cinque risposte e altrettanti temi urgenti per l’oggi – disuguaglianze, giovani e istruzione, spazio e territorio, sviluppo sostenibile, mobilità – e tre eredità per la Genova di domani: solidale e attrattiva, europea e connessa, viva e sostenibile.

Disuguaglianze

Vogliamo una città affronta l’emergenza povertà puntando sulla prevenzione e sulle opportunità ed è capace di ripensare il welfare, introducendo nuovi strumenti come le Case di Quartiere. Che salvaguarda gli anziani e al contempo è in grado di accogliere, superare le diversità e integrare i nuovi genovesi.

Che si muove in prima persona nella lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere.

Istruzione

Vogliamo una città che offre asili nido gratuiti e mette la scuola e l’università al centro, che definisce un nuovo welfare giovanile con servizi e possibilità per tutte e tutti, capace di ripensare e favorire l’intesa e il ricambio tra le generazioni e di dare supporto concreto e reale ai talenti e alla creatività.

Territorio

Vogliamo una città che sa ricostruire le connessioni e la rigenerazione urbana, che potenzia il ruolo dei Municipi con più autonomia, risorse e responsabilità e prevede un piano specifico per le periferie: in poche parole, una città multicentrica, dove in 15 minuti tutte e tutti possono avere accesso a servizi, cultura, sanità.

Sviluppo

Vogliamo una città che sa andare oltre la definizione di “città-Porto” per diventare davvero una città portuale, che è capace di rimettere al centro la ricerca, l’università e la cultura, il turismo sostenibile e la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi.

Mobilità

Vogliamo una città che è capace di dar vita ad una nuova organizzazione del verde, di promuovere la mobilità alternativa con vere piste ciclabili, con nuove pedonalizzazioni e zone 30 km/h. Che sa ripensare il trasporto pubblico con parcheggi di interscambio, nuovi collegamenti e nuove infrastrutture.